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Ebla
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Sito ufficiale della Missione Archeologica italiana in Siria
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Tavoletta del trattato di Abarsal
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Il nome di
Ebla
è entrato nella storia dell’archeologia orientale quando, nel 1975, undici anni dopo l’inizio degli scavi nel sito allora noto solo con il nome moderno di Tell Mardikh,
Paolo Matthiae
e il suo Team portarono alla luce gli
Archivi di Stato
del 2300 a.C., con
migliaia di tavolette cuneiformi, intere e frammentarie, la cui scoperta ha stupito il mondo scientifico internazionale e ha fortemente colpito l’opinione pubblica mondiale.
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Lo studio della documentazione archeologica ed epigrafica ha rivelato la realtà di un grande centro urbano che, nella prima fase di sviluppo, tra il 2500 e il 2300 a.C. era stato in contatto con grandi città del Sumer
come
Kish e
Ur , da un lato, e con l’
Egitto dei faraoni, dall’altro. Testimonianze monumentali, reperti artistici, evidenze materiali scandiscono, lungo un millennio, l’itinerario storico di un antichissimo centro urbano, tre volte distrutto e due volte risorto, tra circa il 2500 a.C. e gli anni attorno al 1600 a.C.
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Veduta aerea del Tell
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Gli Archivi Reali (testo da aggiornare)
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Ebla Protosiriana (testo da aggiornare)
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Ebla Paleosiriana (testo da aggiornare)
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Il Parco Archeologico (testo da aggiornare)
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